Perché parliamo di lavoro sessuale e non di prostituzione?
L’espressione «lavoro sessuale» include la parola «lavoro» ed esprime in modo chiaro che si tratta di un’attività economica.
Il termine «lavoro sessuale» è stato coniato nel 1978 da Carol Leigh. La sua intenzione era quella di combattere lo stigma accostando il lavoro sessuale alle altre professioni del settore terziario.
Le persone che svolgono un lavoro sessuale indicando la loro attività con la parola «prostituzione» non sono però poche. Il loro intento consiste nel ridare un’accezione positiva anche a quei termini utilizzati con una connotazione negativa (come, per esempio, «puttana» o «troia»). Difatti, molti ritengono irrispettoso e sprezzante essere etichettati dagli altri in questo modo.
In Svizzera, il termine «lavoro sessuale» non si è consolidato a livello di termine legale. È per questo motivo che, nei contesti legali, XENIA parla anche di «prostituzione».